Oltre al termine “educazione alimentare” le autrici hanno aggiunto “positiva” che fa la vera differenza. L’educazione alimentare positiva comunica un'alimentazione che sia di benessere in relazione ai valori della persona, fornisce gli strumenti per fare scelte autodeterminate, si basa sulle evidenze scientifiche non condizionate dalla cultura della dieta in modo inclusivo e non focalizzato sul peso, tenendo ben presente che lo stato di salute di ogni persona non è determinato solo ed esclusivamente da ciò che mangia.